Il gioco è la medicina più grande di Lao Tse
La frase con cui ho intitolato questo post è del celebre pensatore Lao Tse. Condivido pienamente questo pensiero, il quale ha fatto nascere in me una serie di riflessioni. Il gioco è l’attività preferita dei bambini e quando loro giocano si perdono nei più affascinanti mondi; in realtà, più che perdersi, i bambini nel gioco ritrovano se stessi più che mai e si trovano sulla strada giusta.
Dove c’è gioco c’è fantasia, immaginazione e viene messo da parte il ragionamento. La vita ci impone di ragionare di continuo, di fare in ogni istante cose che siano utili, funzionali, finalizzate…cose che hanno uno scopo preciso che abbia un riscontro nella società in cui ci troviamo a vivere.
Il gioco è proprio l’opposto di tutto ciò, ovvero il gioco non ha uno scopo, un fine prestabilito, non risponde a degli schemi imposti. Quando la mente dei bambini gioca loro trovano il senso più profondo dello stare al mondo, sono distratti dai pensieri e soprattutto sono spontanei. La spontaneità dei bambini è qualcosa di grandioso e purtroppo crescendo tutti noi la perdiamo del tutto o in parte. Quando si perde la spontaneità iniziano tutta una serie di problemi, blocchi emotivi, ansie, angosce e via dicendo.
Tutto ciò accade perchè perdiamo il contatto più importante che ci possa essere, ovvero il contatto con il nostro mondo interiore. In base alle parole di Lao Tse “un buon viaggiatore non ha piani precisi e il suo scopo non è arrivare”. Invece, noi viaggiatori di questo mondo, non facciamo altro che cercare piani e scopi a cui ci affanniamo continuamente ad arrivare. La verità è che più ci affanniamo ad afferrare qualcosa e più la perdiamo dalle nostre mani.
Il gioco è la medicina più grande
Quando i bambini giocano non si affannano, non cercano di ottenere qualcosa e lì sta la loro vera essenza. Quando crescendo iniziamo ad affannarci per ottenere qualcosa iniziamo a perdere pian piano dei pezzi di noi. Quando la nostra mente si ammala accade perchè vuole ritrovare quei pezzi perduti di cui l’anima ha tanto bisogno.
I bambini giocando non perdono mai tempo e mai si rimproverano per aver perso tempo, anzi sono felici e si sentono completi e appagati. Noi, invece, ci sgridiamo in continuazione per aver perso tempo e più lo facciamo di frequente e più rischiamo che la nostra mente si ammala.
Ritornando alla frase di Lao Tse, secondo cui il gioco è la medicina più grande, ritrovo in essa una grande verità che tutti facciamo fatica a comprendere perchè troppo presi dal piano materiale delle cose. L’anima per guarire ha bisogno proprio di “giocare”, di perdere quel tempo, di trovare quei pezzi di se stessa che ha perso durante la crescita. Una persona adulta può giocare in tanti modi senza essere mai infantile, ma seguendo la sua aspirazione più grande.
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