Jung e l'uomo alla riscoperta della sua anima uno scritto affascinante

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Carl Gustav Jung nella sua opera “L’uomo alla riscoperta della sua anima” riprende un principio Taoista interessante. Afferma infatti che “quando uno dei principi raggiunge il culmine, il principio contraddittorio germina e sboccia in seno a lui”. Alla base del Taoismo sappiamo che risiede l’armonia degli opposti, ovvero caldo-freddo, giorno-notte, femminile-maschile ecc.

Infatti, sappiamo che il giorno succede alla notte, ma in maniera progressiva. Il chiaro appare via via che l’oscurità si dissipa. Tutto nell’Universo è sottomesso a questa legge di alternanza. L’uomo stesso è sottomesso a questa legge “Yin/Yang”. Il macrocosmo è sempre in equilibrio Yin/Yang e l’uomo che è il microcosmo deve essere a sua immagine per essere in buona salute.

Questo principio Yin/Yang è rappresentato dal disegno del Taiji con il Tao. La parte bianca rappresenta lo Yang (luce), la parte nera lo Yin (oscurità).

Questo schema mostra il movimento perpetuo dell’alternanza di tutto ciò che avviene nell’Universo e dunque anche nell’uomo. Secondo il Tao, il movimento genera la creazione. Essendo l’uomo la creazione del cielo (Yang) e della Terra (Yin), l’equilibrio dei due opposti deve regnarvi perpetuamente secondo il ciclo dell’alternanza.

Il Tao dice che l’uomo è un microcosmo nel macrocosmo. Il Taiji rappresenta ugualmente l’alternanza del giorno e della notte, come anche il ciclo delle stagioni.