La felicità non è solo questione di attimi ma va costruita e coltivata

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Si sente spesso dire che la felicità sia questione di attimi e che una vita felice al cento per cento è impossibile. Per un canto questo può essere vero ma fino ad un certo punto. La felicità non può essere considerata soltanto una questione di “attimi” perché se riflettiamo bene su quei momenti di felicità essi possono perdurare anche a lungo se sappiamo riconoscerne il valore.

Certo è che nella vita, per un motivo o per un altro, non è possibile sfuggire al dolore. Chiunque può dire di aver vissuto momenti bui e tristi a causa di una perdita di una persona cara, di un incidente, di una malattia ecc. Vivere momenti bui e tristi però non vuol dire che non si possa avere comunque una vita felice.

E’ proprio questo che dovrebbe essere il compito di psicologi, educatori, psichiatri, pedagogisti ecc. ovvero insegnare alle persone a superare i traumi e il dolore. Con ciò non voglio affermare che sia obbligatorio andare da uno psicologo per tornare ad essere felici ma qui voglio darti dei suggerimenti per coltivare la tua felicità e dirti perché questa va costruita.

Se noi pensiamo che la felicità sia questione di attimi allora perché non possiamo pensarlo anche per quanto riguarda il dolore? Certo sembra difficile pensare che il dolore possa svanire, ma in realtà il dolore può essere metabolizzato. La nostra mente ha tantissime risorse di cui spesso ci dimentichiamo. Abbiamo infatti la facoltà di costruire la nostra felicità e superare il dolore.

Ognuno può dare a seconda delle proprie inclinazioni priorità a ciò che più lo aggrada. Facciamo un esempio pratico: c’è chi si sente felice trovando un compagno/a o mettendo su famiglia. Oppure ancora c’è chi si sente felice cantando o suonando uno strumento. Ancora ci sono persone che hanno messo tutte se stesse nella propria carriera, anche questo è un modo per inseguire le proprie passioni e per sentirsi soddisfatti.

Ognuno deve comprendere qual è la propria priorità e questa dovrebbe coincidere con ciò che più lo rende felice. In generale possiamo affermare che sentirsi sereni è già un grande passo verso la felicità ma possiamo anche chiedere di più del sentirsi sereni. Ovvero possiamo chiedere a noi stessi di realizzare i nostri più grandi desideri. Se mettiamo impegno e passione tutto diventa possibile. Abbiamo bisogno di una buona dose di coraggio per una felicità più solida e duratura.

Secondo le parole del filosofo Eschilo “la felicità è una scelta che a volte richiede uno sforzo”. Sono molto incline a questo tipo di pensiero. Infatti, secondo il filosofo la felicità richiede anche impegno e coraggio. Per realizzare ciò che desideriamo e avere quindi una vita più felice dobbiamo costruire intorno a noi le condizioni migliori. Quindi, la felicità va anche coltivata oltre che costruita. Siamo noi gli artefici ed è sbagliato attribuire tutta la nostra tristezza ad un evento spiacevole che ci è capitato. E’ infatti nostro diritto e dovere quello di rialzarci e ricominciare a sognare.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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