La teoria del comportamentismo di Watson
L’approccio behaviorista
Il comportamentismo, chiamato anche approccio behaviorista, attribuisce la causa dei comportamenti umani a fattori ambientali. Esistono diverse forme di comportamentismo a seconda dell’importanza attribuita ai fattori ambientali.
La forma più conosciuta e più studiata di comportamentismo è quello descrittivo che abbraccia sia le teorie metodologiche di Watson che le teorie radicali di Skinner.
Come il comportamentismo analizza i comportamenti umani?
Questa teoria analizza i comportamenti senza fare riferimento alla consapevolezza del soggetto e quindi ai processi cognitivi, anche se comunque ne riconosce l’esistenza. Analizza piuttosto i comportamenti in riferimento all’ambiente esterno circostante.
La psicologia di Watson e Skinner
Watson sosteneva che la psicologia doveva essere una branca oggettiva e puramente sperimentale delle scienze naturali e il suo scopo doveva essere l’osservazione e la previsione dei comportamenti.
Il comportamentismo di Skinner segue la linea delle teorie di Watson ma aggiunge che i processi mentali sono di effettivo interesse empirico: ovvero costituiscono delle importanti variabili dipendenti.
Per quanto riguarda le cause dei comportamenti secondo Skinner essi sono da individuarsi nei fattori esterni. Solo questi possono essere considerati la causa diretta ed immediata di un comportamento.
E’ l’ambiente, quindi, che determina certi effetti sul comportamento umano senza nessun implicazione dell’attività cognitiva e affettiva.
Le variabili dipendenti e le variabili indipendenti
Secondo Skinner le variabili dipendenti sono i comportamenti osservati, mentre le variabili indipendenti sono gli stimoli presenti nell’ambiente.
Questa teoria spiega i comportamenti delle persone passando attraverso il concetto di apprendimento. Si studiano le modificazioni del comportamento degli individui determinate dall’esperienza degli stimoli dell’ambiente.
Cosa si intende per apprendimento?
Per apprendimento si intende un cambiamento permanente del comportamento indotto dall’esperienza degli stimoli ambientali; ai processi cognitivi non viene dato alcun peso.
La teoria del condizionamento:
Il comportamentismo spiega l’apprendimento attraverso la teoria del condizionamento. Secondo il condizionamento si può affermare che gli stimoli che provengono dall’ambiente si presentano alla persona in associazione tra di loro e ne determinano il comportamento.
La ripetizione delle associazioni tra gli stimoli e i risultati che la persona sperimenta costituiscono la base dell’esperienza e quindi dell’apprendimento.
Esistono due tipi di condizionamento: il condizionamento classico e il condizionamento attivo.
Quello che risulta importante sono le relazioni tra stimoli e risposte e molto noto è l’esperimento del piccolo Alber. L’esperimento consisteva nell’associare uno stimolo neutro, in questo caso un ratto bianco, con un forte rumore.
Attraverso questo esperimento Watson e colleghi riuscirono ad insegnare ad un bambino piccolo ad avere paura di questi piccoli animali.
Secondo la teoria del comportamentismo la personalità umana si può ricondurre ad una serie di comportamenti appresi nell’arco della vita.
Se una persona, per esempio, ha ricevuto una ricompensa per una buona azione tenderà a ripetere quell’azione in futuro, mentre se ha ricevuto una punizione per un comportamento aggressivo, tenderà a ripeterlo meno facilmente in futuro.
Un aspetto positivo della teoria del comportamentismo di Watson e Skinner e il loro contributo è stato quello di mettere a punto una metodologia obiettiva da adottare nello studio del comportamento; inoltre, importante contributo è stato anche quello che riguarda le teorie sull’apprendimento.
D’altra parte però, la teoria del comportamentismo attribuisce un’eccessiva importanza all’influenza degli aspetti ambientali sulla personalità umana, trascurando gli aspetti cognitivi e affettivi che provengono dal mondo interno della persona. Il comportamentismo, infatti, ha visto l’uomo soltanto come il frutto di condizionamenti esterni.
Sono numerose le successive teorie psicologiche che hanno, invece, dato grande peso e importanza a fattori interni alla mente, ai fattori affettivi, emotivi, cognitivi ecc., spiegando il comportamento anche in base al mondo interno dell’individuo.
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