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Secondo Aristotele tutto ha uno scopo

Secondo il filosofo dell’antichità Aristotele tutto ha uno scopo. Possiamo prendere esempio dalla natura: lo scopo di un seme è diventare una pianta.

La filosofia di Aristotele, in questo senso, ritiene che nulla accade per caso. La filosofia di questo autore racchiude una vasta quantità di nozioni e ragionamenti. Tuttavia in questo articolo ci atteniamo a questo suo particolare pensiero, ovvero “lo scopo”. Se ci riflettiamo anche il nostro agire quotidiano ha sempre uno scopo. In quest’ottica il cosmo si muovo secondo un concetto di “causalità”. Ogni pensiero o azione hanno una causa e di conseguenza uno scopo. E’ interessante riflettere sulle teorie dei filosofi perché ci invitano a fare riflessioni importanti sulla natura e sulla vita.

Aristotele riteneva, quindi, che il fine dell’essere umano fosse quello di ragionare. In questo senso il filosofo obbedisce a questo compito, ovvero ragiona e ancora ragiona. Il ragionamento è proprio dell’essere umano e ne fanno un buon uso gli uomini di cultura. Il filosofo in genere è un uomo benestante che si serve della sua mente per agire nel mondo. Essendo gli essere umani dotati di una mente funzionale al ragionamento, lo scopo dell’uomo è quello di pensare. In effetti tutti noi pensiamo e riflettiamo e agiamo sempre per raggiungere “un qualcosa”. Se usciamo di casa per fare la spesa il nostro scopo sarà quello di cucinare e pranzare. Se andiamo a lavorare il nostro scopo sarà quello di guadagnare abbastanza denaro per poterci mantenere e sopravvivere. E così via.

L’uomo agisce sempre perché desidera qualcosa. Sul tema del desiderio ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma in questo articolo parliamo di questa interessante teoria di Aristotele. Lo scopo per il filosofo è, quindi, ciò che ci spinge a pensare e agire. In natura anche possiamo osservare che le cose hanno uno scopo. Anche un seme così piccolo ha uno scopo nel mondo. Lo scopo del seme è quello di formare e fare nascere una pianta.