Le fasi dello sviluppo psicosessuale di Freud dalla fase orale alla fase fallica

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La psicoanalisi e Freud

La psicoanalisi viene spesso identificata con l’opera del suo fondatore Sigmund Freud. In realtà dalla sua nascita, oltre un secolo fa, c’è stata una profonda evoluzione sia dei concetti teorici sia delle applicazioni pratiche. Per esempio, Freud riteneva che non potesse essere svolta una psicoanalisi con un bambino, a meno che non fosse condotta direttamente dal genitore. Oggi tutte le correnti psicoanalitiche che si occupano di infanzia sono convinte invece del contrario.

Le fasi dello sviluppo psicosessuale

Con le sue opere Freud dimostra che una parte della vita mentale non è cosciente. Egli lo fa studiando alcuni eventi che permettono di entrare in contatto con quello che già prima di lui veniva chiamato inconscio. I sintomi psicopatologici, i sogni, i lapsus, gli atti mancati sono prova dell’esistenza dell’inconscio secondo la teoria di Freud.

Es, io e Super Io della teoria di Freud

Partendo da questi studi Freud, intorno agli anni venti, definisce un modello di personalità basato sull’Es, Io e Super Io. L’es è la sede delle spinte pulsionali, sia sessuali in senso lato sia aggressive. L’Io è la struttura centrale di personalità, in larga parte cosciente, che media tra realtà e richieste provenienti dal mondo interno grazie ai suoi strumenti, le funzioni dell’Io e i meccanismi di difesa. Il Super Io è la struttura psicologica che funge da coscienza morale.

Le quattro fasi dello sviluppo psicosessuale o libidico

Fase orale (0-2 anni)

Nel periodo dell’allattamento e nel primo anno di vita, la zona orale è l’area fisica dalla quale il bambino ricava piacere, ma anche che permette di esprimere l’aggressività e stabilire contatti e relazioni con la madre e con gli oggetti. Freud ritiene che il bambino si attacchi alla madre perché nutrito. Le ricerche successive hanno dimostrato il ruolo fondamentale della relazione affettiva.

Fase anale (2-4 anni)

Progressivamente l’attenzione del bambino si sposta verso la zona anale e il piacere e la relazione con gli adulti ruota intorno al tenere/evacuare. Le feci assumono un significato simbolico e relazionale.

Fase fallica (4-6 anni)

La maturazione fisica porta a concentrare le energie pulsionali sull’area genitale. C’è un grosso interesse per le differenze sessuali, la manipolazione dei genitali si accompagna a molte fantasie onnipotenti sulle possibilità che essi hanno. Freud ha parlato di complesso edipico per descrivere gli affetti e le fantasie del bambino verso il genitore dell’altro sesso. I desideri verso il padre e la madre si scontrano con la realtà e i tabu sessuali.

Periodo di latenza e adolescenza (6-10 anni)

Sostanziale stabilità delle pulsioni e dei conflitti che ne derivano. Nell’adolescenza, grazie alle spinte provenienti dalla crescita, vengono nuovamente attivati i processi psicologici tacitati nel periodo di latenza. La pubertà risveglia l’interesse sessuale.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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