Quali compiti hanno gli insegnanti con un alunno dislessico?
La dislessia: una problematica sempre più frequente
La dislessia è un problema sempre più presente tra bambini e ragazzi insieme agli altri disturbi dell’apprendimento (DSA) e deve essere affrontata anche dagli insegnanti. Il disturbo deve essere analizzato nelle sue varie componenti per capire le reali difficoltà del bambino e comprendere quali strategie adottare durante la lettura di un testo. E’ importante che la diagnosi sia il risultato di un lavoro multidisciplinare tra neuropsichiatra, logopedista, psicologo, pedagogista.
I dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma possono imparare; è, infatti, previsto a scuola un PDP (piano didattico personalizzato). Gli insegnati devono capire bene come comportarsi e in che modo agire in presenza di queste tipologie di disagi.
Quali strategie devono seguire gli insegnanti con un alunno dislessico?
Il primo passo da fare per un insegnante è accogliere la diversità, studiarla e non lasciare indietro il bambino rispetto ai compagni. E’ assolutamente fondamentale comunicare con il bambino e sforzarsi di comprenderlo. La classe va messa al corrente del problema; l’insegnante deve, infatti, parlare alla classe e non nascondere mai il problema. Sia il bambino con “diversità” sia i compagni vanno coinvolti e ognuno ha il diritto di esprimere la propria difficoltà.
Comunicare sempre con chiarezza ai compagni di classe
Con il bambino dislessico va adottato un diverso trattamento e per questo motivo vanno spiegate ai compagni le motivazioni che devono essere chiare e comprensibili. I compagni di classe possono essere anche una risorsa e possono fare da tutor al bambino in difficoltà. La collaborazione e l’aiuto reciproco faranno sentire il bambino accolto e accettato e va incentivata l’amicizia e un sano scambio.
Il PDP (piano didattico personalizzato)
Per quanto riguarda la stesura del piano didattico personalizzato è importante confrontarsi e collaborare attivamente con i colleghi e anche i genitori del bambino con difficoltà vanno sempre coinvolti e aggiornati sull’andamento scolastico del figlio. Fondamentale da parte degli insegnanti è anche comunicare e interagire spesso con i servizi dell’Asl, i quali sono un importante punto di riferimento per tutto il personale scolastico.
Conoscere bene il problema e le tappe evolutive
Gli insegnanti devono avere una conoscenza approfondita del problema e devono conoscere le tappe evolutive dello sviluppo e dell’apprendimento per poter seguire l’acquisizione della lettura e della scrittura in modo attivo e costruttivo. E’ importante, quindi, conoscere gli errori ortografici per fare un bilancio della lettura nella propria classe e un lavoro metacognitivo sulla lettura. Per comprendere le difficoltà degli alunni gli insegnanti devono lavorare sulle abilità di studio e valutare attentamente tenendo conto dei punti di partenza e dei punti deboli dei propri studenti.
I disturbi dell’apprendimento nei bambini (DSA)
I nuovi rischi psicologici legati a YouTube
L’adolescenza, un’ età dalle grandi potenzialità ma anche difficoltà
https://it.wikipedia.org/wiki/Dislessia