Dove non c’è legge non c’è libertà
“Dove non c’è legge non c’è libertà” è un pensiero di John Locke. La legge è innanzitutto una regola che va rispettata. Perché è importante rispettare le regole? Sicuramente perché la regola è segno di libertà. Trasportando questo pensiero in ambito psicologico ci accorgiamo che la regola è importante anche per la psiche. Sembra un paradosso ma per essere liberi abbiamo bisogno anche di conoscere i limiti.
Un bambino a cui non vengono spiegate e insegnate le regole è un bambino che non troverà la propria strada. La legge e la regola va insegnata in famiglia fin dall’infanzia. In genere è il padre a dare dei limiti. Questo è importante perché attraverso il limite il bambino si sentirà più al sicuro. Saper distinguere il giusto dall’ingiusto è un punto di partenza per sperimentare il mondo. Soltanto quando conosciamo i limiti possiamo fare una sana esperienza di ricerca.
Il padre è il genitore di riferimento che dà l’esempio di ciò che è giusto. Senza dei punti di riferimento il bambino avrà difficoltà a muoversi nel mondo esterno. Un bambino che non ha ricevuto l’esempio sarà un bambino spaesato. Se la madre è il punto di riferimento affettivo ed emotivo, il padre è colui che dà la regola. Non tutto è permesso e il bambino deve imparare a riconoscere quello che si può fare. La legge ci dà delle indicazioni su come comportarci, su cosa è giusto fare e cosa no.
Insegnare al bambino cosa è giusto vuol dire indicargli la strada da compiere. Ogni bambino, quindi, in famiglia e poi a scuola ha bisogno di seguire l’esempio dei più adulti che hanno maggiore esperienza di vita. Questo sarà un modo per sentirsi liberi e avere rispetto del mondo che ci circonda. La libertà ha inizio soprattutto nel rispetto verso di sé e verso gli altri.