Di cosa parlare con uno psicologo (argomenti)
Uno psicologo è una persona che per prima cosa ascolta e poi può dare un ordine logico a tutte le idee e le impressioni che vengono portate all’interno della terapia.
La prima fase di una terapia psicologica è sicuramente l’ascolto. Ma non meno importanti sono anche le domande che lo psicologo pone al paziente per capire di più sulla sua situazione psicologica attuale. Un buon psicologo durante la terapia deve avere la capacità di ascoltare in modo empatico e deve saper fare i giusti e adeguati interventi e le domande inerenti alla conversazione più opportune.
La prima fase di una terapia in genere inizia con la conoscenza del paziente. In realtà il paziente può presentarsi come meglio crede e può portare in terapia gli argomenti di cui ha maggiore interesse a parlare. Non c’è una regola sugli argomenti da portare in terapia. Lo psicologo non dà una lista di cose da dire e spiegare ma piuttosto ascolta e comprende con occhio clinico quello che il paziente prova il quel momento.
Durante una terapia con uno psicologo si può parlare della propria situazione attuale, del proprio lavoro o campo di studi, se ci sono problemi particolari da riportare nella terapia. In genere un paziente si rivolge ad un professionista della mente perché ha una sofferenza e ha bisogno di parlare del proprio vissuto emotivo. Gli argomenti da portare in terapia sono assolutamente soggettivi e dipendono dalla situazione di vita del paziente.
Se si prova un disturbo psicologico particolare è bene spiegare i principali sintomi e comportamenti e sarà lo psicologo a trovare una strada per sbrigliare e mettere ordine nel vissuto difficile del paziente. In terapia bisogna sentirsi liberi di esprimersi e di parlare di qualunque argomento senza paura. Infatti, uno psicologo non giudica e non dà delle valutazione ma ha il compito di ascoltare e dare un feedback per risolvere la situazione psicologica del paziente.
Lo psicologo non dà giudizi, il paziente si può sentire libero di esprimere tutte le sue opinioni e perplessità riguardo un argomento particolare e può dire il proprio punto di vista senza sentirsi giudicato.
La terapia deve servire proprio a tirare fuori quello che il paziente ha in mente e se ci sono particolari disturbi o sintomi lo psicologo può indicare una direzione da seguire per risolvere la problematica. Lo psicologo non è un giudice e di conseguenza non dice ciò che è giusto o ciò che è sbagliato ma può dare consigli e aiutare con la propria empatia e entrare in contatto con i vissuti emotivi del paziente.
In terapia il paziente può parlare sia della propria vita attuale ma può anche ricordare e verbalizzare il proprio passato proprio per capire se ci sono stati dei traumi o dei vissuti difficili. Spesso lo psicologo può porre domande sull’infanzia e sull’adolescenza del paziente proprio per comprendere come sono state le fasi di sviluppo più delicate. Tuttavia la terapia può focalizzarsi anche sul presente e si può parlare della propria vita attuale e di come il paziente conduce le sue giornate.
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