La previsione e la prevenzione della salute
Il concetto di tutela della salute è collegato a quello di previsione e di prevenzione. Previsione vuol dire prevedere che un evento probabile avvenga. L’atto del prevedere rimane un fatto puramente teorico. Prevenzione, invece, vuol dire evitare che un evento probabile possa verificarsi[1].
La prevenzione prevede l’elaborazione di un progetto e di un’azione affinché un evento negativo non si verifichi. Il lavoro di previsione rimane fine a se stesso se non è poi seguito da un lavoro di prevenzione. Fare prevenzione prevede il comprendere quali potrebbero essere i moventi, le cause potenziali, le fonti di rischio prima ancora che una certa malattia o danno fisico o psichico si sia presentato.
Comunemente si distinguono in relazione alla salute tre tipi di prevenzione: la prevenzione primaria, la prevenzione secondaria e la prevenzione terziaria[2]. La prevenzione primaria (prima che accada) consiste nell’individuare i fattori di rischio e le cause originarie di una lesione dello stato di salute e comporta un’azione tesa ad eliminare o ridurre il pericolo. Gli obiettivi della prevenzione primaria consistono, quindi, nel diminuire i rischi, attenuare il potere patogeno e ridurre al minimo il fenomeno dell’insorgenza del disagio.
I destinatari della prevenzione primaria non sono solo le persone singole ma tutta la popolazione nella quale sono presenti anche gli agenti patogeni[3]. La prevenzione secondaria (prima che sia troppo tardi) consiste nell’accertamento dell’eventuale passaggio degli individui e della comunità dalla situazione di rischio allo stato morboso ed ha il fine di ripristinare lo stato di benessere della popolazione nella quale i fenomeni di disfunzione sono già presenti.
Gli obiettivi della prevenzione secondaria consistono nell’identificare e modificare le situazioni di disagio, scoprire la malattia ancora prima dei sintomi allo scopo di arrestare velocemente l’evoluzione del processo morboso. I destinatari della prevenzione secondaria sono gli individui o i gruppi in cui c’è già in atto un processo morboso ai primi stadi.
La prevenzione terziaria (prima che si ripeta) ha lo scopo di impedire ed ostacolare l’estensione progressiva del danno alla salute che si è già presentato e favorire il recupero di condizioni meno disagiate sul piano fisico, psichico e sociale del malato. Gli obiettivi della prevenzione terziaria, quindi, sono quelli di impedire la progressiva evoluzione della malattia e la cronicizzazione della condizione di disagio. I destinatari della prevenzione terziaria sono specifiche persone in cui il processo morboso ha raggiunto fasi avanzate.
[1]S. BECCASTRINI, M.P. NANNICINI, G. PIRAS, Pedagogia della Salute. Saggio sull’educazione sanitaria, op. cit., p
[2] G. MALIZIA, V. PIERONI, L’Educazione alla Salute nella scuola dell’autonomia. Un’indagine a Roma e provincia, Franco Angeli, Milano 2007, p 30.
[3] G. MALIZIA, V. PIERONI, L’Educazione alla Salute nella scuola dell’autonomia. Un’indagine a Roma e provincia, op. cit., p 31.
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