Come si sviluppa la capacità di esplorazione del bambino teoria psicologica

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La capacità di esplorazione del bambino

Il bambino ha bisogno di sperimentare il mondo. Per fare questo ha bisogno di partire da una base sicura che è rappresentata dal genitore. Il genitore deve essere un punto di riferimento certo per permettere al bambino di esplorare.

Il “porto sicuro” rappresentato dal genitore

Secondo le teorie dello psicologo Bowlby e della Ainsworth la mamma è il primo punto di riferimento stabile del bambino. La madre è la prima persona con cui il bambino viene a contatto e attraverso questo “porto sicuro” il bambino può partire all’esplorazione del mondo esterno. Per questo la madre deve essere una base stabile e deve dare sicurezza e certezza al piccolo. Tutto questo si può spiegare con la teoria del “legame sicuro” che si crea quando la mamma risponde, fin dal principio, attivamente ai bisogni del figlio. Fin dalla nascita il bambino richiede delle attenzioni particolari e per questo la madre deve essere pronta a rispondere a queste richieste di attenzione.

La madre sufficientemente buona

La madre deve provvedere a tutte le cure essenziali del piccolo, a partire dall’alimentazione, alla pulizia, al riposo, ma anche dal punto di vista affettivo. Una madre sufficientemente buona è pronta e attenta e riesce a percepire i bisogni del figlio e a rispondere attivamente e con i tempi giusti. La madre è anche uno scudo e difende il bambino dalle paure, dalle angosce e dalle frustrazioni. E’ per questo che la madre deve essere presente anche a livello affettivo. Il bambino ha bisogno di carezze, di affetto e di cure. Soltanto quando la madre si pone come base sicura il bambino potrà cominciare a sperimentare il mondo.

il legame insicuro

Tuttavia può succedere che la madre crei un legame insicuro e caratterizzato da ambiguità. Questo accade quando la madre, per esempio, alterna momenti di risposte positive ai bisogni del figlio a momenti di insicurezza e risposte poco adeguate. Si può creare così un legame ambivalente-insicuro che lascia il piccolo disorientato e in balia degli eventi esterni. In questa circostanza è più difficile per il piccolo esplorare l’ambiente esterno poiché ricercherà continuamente la presenza della madre e richiederà sempre il suo intervento. Quando il legame è insicuro il bambino starà sempre in allerta e alla ricerca della presenza materna.

La ricerca continua di attenzioni è segno di uno stato di allerta in cui il piccolo non riesce a distaccarsi neanche temporaneamente dal genitore. Così la capacità di esplorazione del bambino risulterà molto limitata. E’ necessario, quindi, che la madre cerchi di ristabilire il giusto legame con il figlio mostrandosi pronta e attenta. Se questo non accade il bambino si porterà dietro nel corso della vita questo legame insicuro con il genitore che lo renderà più fragile e meno aperto all’attività esplorativa. Per esempio il legame insicuro percepito da bambino potrà riversarsi su un futuro partner creando una relazione caratterizzata dall’insicurezza e dall’ambiguità.

la presenza essenziale del padre

Per quanto riguarda il rapporto con il padre anche lui ha un ruolo essenziale come genitore. Il padre è colui che dà vita alla regola. L’apprendimento dei limiti e delle regole è essenziale per il bambino che deve sapere fino a che punto può spingersi. Così il padre è un altro punto di riferimento essenziale di cui ha bisogno di piccolo. Anche il padre deve essere un punto di riferimento affettivo e anche lui deve essere pronto a attento a rispondere ai bisogni del figlio. Quindi, entrambi i genitori sono figure essenziali che devono essere presenti sia a livello di bisogni e cure sia a livello emotivo. Il bambino ha bisogno di essere protetto e ha bisogno di sentirsi sicuro e stabile.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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