I bambini hanno il diritto di sentirsi bambini, di vivere la loro infanzia serenamente. Soprattutto hanno bisogno di vivere il loro diritto al gioco. Il gioco è fantasia, immaginazione, scoperta e creazione. I bambini non vanno adultizzati.
L’infanzia è l’età dell’innocenza e va protetta da possibili traumi e dolori di perdite. Una delle perdite più grandi che può vivere un bambino è proprio quella del proprio diritto all’età infantile. Questa età è preziosa e va protetta soprattutto dai genitori e poi dalla società. La società tende a adultizzare il bambino che già molto piccolo viene sottoposto a tante richieste e pretese dagli adulti. Il bambino è soprattutto portatore di diritti e i doveri a quell’età devono essere limitati.
Il bambino deve vivere l’età dell’innocenza e della fantasia e deve poter sperimentare il mondo con gli occhi dello stupore. Il bambino deve stupirsi, deve capire che la vita è un sogno da realizzare ed è proprio in questa fase che deve iniziare ad avere dei desideri. Tutto questo gli deve essere permesso e non può essere violato il suo diritto alla creatività e al desiderio.
Sicuramente questi diritti si esplicano attraverso la scuola e il gioco. Il gioco è una componente fondamentale dell’infanzia e va garantito e permesso a tutti i bambini senza nessuna distinzione. I bambini devono poter fantasticare, immaginare e creare. La creatività è già tanto sviluppata nell’infanzia e il bambino è un essere altamente creativo.
Bisogna proteggere l’infanzia dal dolore delle perdite, degli abbandoni perché questi sono traumi che potrebbero segnare tutta la vita futura del piccolo. I bambini non vanno mai abbandonati e hanno bisogno delle cure e dell’affetto sia della mamma che del papà. È proprio nell’infanzia che si gettano le basi per una vita futura serena e appagante.
I bambini sono un dono prezioso per la società e soprattutto sono il futuro della nostra Terra. È per questo che vanno trasmessi sani valori e sani principi che permettono ai bambini di vivere secondo delle coordinate e grazie all’aiuto di una guida. Le guide durante l’infanzia sono rappresentate dai genitori e dalle figure educative, oltre che dai fratelli e sorelle più grandi. Tutte le figure significative devono essere un punto di riferimento e devono contribuire sinergicamente alla vita del piccolo. I punti di riferimento sono essenziali perché i bambini devono seguire degli esempi positivi.
L’infanzia non va mai violata e al bambino non vanno fatte richieste eccessive ma bisogna pesare le richieste in base al livello di sviluppo raggiunto del bambino e in base alle sue capacità. Soprattutto evitiamo di tenere i nostri piccoli troppo tempo davanti agli schermi come TV e tablet. Oggi è diventata una pratica diffusa intrattenere i bambini con gli smartphone. In realtà il bambino ha bisogno di un divertimento sano e ha bisogno di sperimentare il corpo e la manualità. Ha bisogno, quindi, di giochi che associano il lato educativo al lato creativo e fantasioso. I bambini devono divertirsi in modo sano e soprattutto insieme ai coetanei.
La socialità è, infatti, un aspetto fondamentale e il piccolo deve poter socializzare sia con le figure più adulte che con altri bambini della su età. Bisogna contribuire sotto tutti gli aspetti alla protezione e alla difesa dell’età dell’infanzia che è tanto preziosa e delicata da richiedere un grande impegno ai genitori, alla scuola e alla società in generale.