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L’arte di guarire dalle ferite emotive

La psicologia classica, ovvero quella dei grandi pensatori e psicologi del passato, attribuivano molto peso alle ferite e ai traumi che vengono dal passato. Più nello specifico si tendeva a attribuire sempre una causa ad una sofferenza. Se per esempio un genitore ci ha abbandonato allora la causa del nostro dolore sarà da attribuire a quel genitore che ci ha deluso e ferito. Molte cause si facevano risalire al periodo dell’infanzia, a traumi vissuti in un lontano passato. Freud in particolare ma non soltanto lui faceva risalire tutte le sofferenze alle ferite emotive dell’infanzia.

Oggi molti pensatori e psicologi più moderni e attuali stanno diffondendo un tipo di terapia differente per guarire dalle ferite emotive. Si sta diffondendo una nuova tendenza, che non ignora comunque gli studi dei grandi psicoanalisti e psichiatri dell’epoca passata. Sempre sulla base degli studi precedenti, anzi risalendo anche a molti secoli fa, si sta attingendo ad un nuovo tipo di cura alle ferite dell’anima. Ma cos’è una ferita dell’anima? E’ sicuramente qualcosa che ci provoca dolore e ci fa stare male. Abbiamo per cultura la tendenza ad attribuire una causa a un dolore specifico. Alcuni psicologi moderni suggeriscono di lasciare andare la causa e smettere di concentrarsi sui pensieri.

Il pensare può fare bene così come può trasformarsi in un pensiero dannoso se questo diventa ossessivo ed eccessivo. Se stiamo sempre lì a domandarci chi siamo? Cosa facciamo? Perché lo facciamo? Dove stiamo andando? Da dove veniamo? ..Tutte domande riguardanti la nostra esistenza presente passata e futura, non riusciamo a entrare in contatto con la nostra anima più profonda, con il regno del nulla.. Il regno del nulla non è il regno dei cosiddetti “scansafatiche” oppure una vita dove non si desidera e non si fa nulla.. è piuttosto un regno dove tutto fila liscio, perché ci immergiamo completamente nella nostra esistenza senza porci troppi quesiti.

E’ importante ogni tanto dimenticarci di chi siamo (da non confondere con disturbi di identità) e smettere di chiederci sempre come dovremmo essere e cosa dovremmo realizzare. La vita scorre serena e felice quando riusciamo a mettere da parte quell’ego che ci spinge a ricordare soltanto ferite e traumi e soddisfazioni mancate. E’ così che si può guarire da una ferita emotiva, vivendo il semplice e sereno scorrere dei nostri attimi. Senza porci il problema della causa del nostro dolore possiamo stare lì a guardare il nostro dolore senza troppo esaminarlo e questo passerà.