La teoria dello sviluppo psicosociale di Erikson e gli 8 stadi di sviluppo

La teoria dello sviluppo psicosociale di Erikson è tra le teorie più influenti riguardanti lo sviluppo umano. Gli stadi che Erikson individua sono otto e rappresentano delle “crisi esistenziali” che la persona deve attraversare durante la propria crescita cognitiva ed emotiva.

Quindi, ogni stadio è un periodo critico che presenta dei compiti che vanno affrontati e superati. Il mancato superamento di uno degli stadi può portare allo sviluppo di un disturbo psichico più o meno intenso.

Il primo stadio è rappresentato dal periodo dell’infanzia (0-1 anno) ed è chiamato “fiducia vs. sfiducia”. In questo periodo i neonati imparano a fidarsi o meno degli altri sulla base delle cure ricevute. Quindi, un bambino ben supportato a livello sia fisico che emotivo svilupperà un buon livello di fiducia nei riguardi del mondo circostante.

Il secondo stadio è quello dell’autonomia vs. vergogna o dubbio (1-3 anni). Man mano che i bambini acquisiscono e apprendono le proprie funzioni corporee e le proprie azioni iniziano a sviluppare un senso di autonomia. Il fallimento durante questo stadio porta invece a sentimenti di dubbio e vergogna.

Ricordiamo poi il terzo stadio che è quello dell’età prescolare (3-6 anni) chiamato “iniziativa o senso di colpa”. Durante questo stadio i bambini iniziano ad esplorare il mondo e a prendere delle iniziative. Il mancato superamento dei compiti posti durante questo stadio porta al senso di colpa.

Il quarto stadio è quello dell’età scolare (6-12 anni) chiamato stadio dell’operosità vs. inferiorità. Durante il periodo scolastico il bambino si confronta con numerosi compiti e il suo impegno e la sua abilità nel superare questi compiti determinerà il suo grado di operosità rispetto al senso invece di inferiorità.

Il quinto stadio è quello dell’adolescenza (12-18 anni). E’ chiamato stadio dell’identità vs. confusione di ruolo. In questo periodo della vita l’adolescente comincia a ricoprire diversi ruoli e in base a questi inizierà a crearsi un senso della propria identità. Il mancato superamento di questo stadio porterà ad un senso di confusione.

Sesto stadio: giovane età adulta (18-40 anni), intimità vs. isolamento. In questo periodo della vita si istaurano le relazioni più significative per la vita presente e successiva. In particolare si ricercano relazioni e persone più intime. La persona che non supera questo stadio si troverà in una condizione di isolamento.

Settimo stadio: età adulta (40-65 anni), generatività vs. stagnazione. La persona in questo stadio inizia a dare il proprio contributo alla società e alle future generazioni. Il fallimento porta alla stagnazione e al sentimento di inutilità.

Ottavo stadio (65 anni e altre), maturità. Integrità vs. disperazione. La persona anziana pensa alla sua vita e ai suoi successi e fallimenti.

Come si sviluppa il sé sociale nel bambino le teorie degli psicologi passati e attuali

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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