La strabiliante capacità di un infante di creare mondi nuovi e di dare vita al suo impulso creativo naturale è immensa. Pensiamo per esempio a quando una bambina gioca con le bambole, gioca a fare la mamma.
Dentro di lei si sta formando un seme che darà alla luce la sua possibilità di essere una donna con la capacità di darà alla luce non solo se stessa, ma il suo mondo ei suoi futuri figli. Dentro la mente e dentro il cuore della bambina che gioca con le bambole c’è già un mondo interiore ricolmo di desideri, sogni, speranze.. Ma quella bambina che gioca a fare la mamma non darà alla luce solo i suoi futuri figli, ma sta creando attorno a sé un mondo fecondo e creativo. Per fare un altro esempio
pensiamo a quando un bambino gioca con i suoi pupazzetti mostriciattoli e gioca a fare le lotte. Durante quel gioco lui comprende che la guerra la fanno solo i bambini con i mostriciattoli quando hanno quattro o cinque anni e che solo quei mostriciattoli possono giocare a lottare, che quella è solo fantasia, è solo un gioco infantile, è “una cosa che da grande non dovrà mai fare”.
Un bambino che gioca capisce perfettamente che la fantasia è diversa dalla realtà, che il gioco dà anche delle regole, dei divieti, delle norme, delle linee guida. Pensiamo per esempio ai giochi di società, ai giochi in cui diversi ragazzini si divertono insieme e per giocare hanno bisogno di regole. Ecco, in questo caso troviamo una importante linea di confine tra la realtà e la fantasia ed è grazie a questi giochi fatti in società con altri coetanei che i bambini apprendono anche a rispettare delle regole e soprattutto “l’altro” .
Il gioco, quindi, è fantasia, è creatività ma anche un espediente che aiuta il bambino a farsi un’idea delle regole, dei limiti e della società. Il gioco è bello sia quando è svolto in solitudine, sia quando è svolto in compagnia. Quando si è soli il gioco è pura magia, è una dolce fuga dall’ordinario, è un mondo fatto di racconti inediti e di personaggi nuovi e illustri. Sto parlando di tutto ciò che si inventano i bambini quando giocano. Loro inventano mondi nuovi, storie, personaggi, luoghi fatati, mondi fuori dal “normale”. Se raccontiamo ad un bambino una storia lui se la immaginerà nel modo più stravagante. Io farei un elogio alla stravaganza dei bambini.
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