Che cos’è la dipendenza da videogiochi e perché molti giovani la sviluppano chiudendosi nelle loro stanze

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La dipendenza da videogiochi negli adolescenti

L’adolescenza è un’età piena di ostacoli. E’ una fase difficile in cui molti pericoli sono presenti. Tra questi pericoli ricordiamo la dipendenza da videogiochi, sempre più diffusa tra i giovani.

Tra gli adolescenti sono molte le abitudini nocive che continuano a diffondersi. L’adolescenza è un’età delicata che richiede molta attenzione. Sono sempre di più i giovani che si chiudono in un mondo isolato e lontano dalla realtà. I videogiochi e la dipendenza da gaming concorrono a questo isolamento. E’ molto rischioso, infatti, estraniarsi dal reale e chiudersi in un mondo tutto virtuale. La chiusura in mondo virtuale mette in pericolo l’adolescente che rischia di allontanarsi dalla scuola e dagli affetti. Una vita reale è sicuramente più sana ed appagante. Può succedere che il giovane si senti minacciato e in difficoltà difronte al mondo esterno. Così decide di chiudersi in un mondo surreale fatto di fantasia e virtuale.

Un’adolescenza sana è caratterizzata dalla socializzazione e dalla frequentazione della scuola e dei coetanei. L’isolamento è un ritiro dal mondo che suona come campanello d’allarme di altre problematiche. Molto spesso gli adolescenti che si chiudono in un mondo virtuale hanno difficoltà a mostrare la propria persona. Il più delle volte non si è realizzata ancora pienamente un’identità ben definita. I giovani stentano a riconoscersi e hanno paura di affrontare la vita. Molto spesso ritroviamo problemi di autostima e timori da varia natura. Questi comportamenti richiedono l’attenzione della famiglia. I primi ad accorgersi del comportamento anormale del giovane sono i genitori e i familiari. Quando l’isolamento si protrae per lungo periodo è fondamentale chiedere aiuto.

I videogiochi hanno la capacità di catturare completamente la vita del giovane e creano una realtà virtuale da cui è poi difficile uscire. Sono troppo i giovani che si chiudono nelle loro camerette evitando di affrontare il mondo. Molti lasciano anche la scuola, allontanandosi dagli studi. Questo isolamento danneggia molto la persona e estraniarsi dal reale può portare a crisi d’identità. Così il giovane non si riconosce più e si allontana anche dalla famiglia. I social hanno alimentato questo fenomeno e i ragazzi si creano sempre più spesso amicizie virtuali lontane dal mondo reale. Si riscontra difronte a queste problematiche un cattivo rapporto con il proprio corpo e con la propria personalità. L’adolescente non riesce ad accettarsi e non riesce ad esprimere la propria personalità.

Tutte queste manifestazioni richiedono aiuto e attenzione e bisogna chiedere appoggio e supporto alle figure competenti come assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti e in alcuni casi neurologi. Queste figure sanitarie di riferimento possono aiutare l’adolescente a ritrovare contatto con la propria identità e a riappropriarsi della propria vita. E’ importante aiutare il giovane in un percorso di riscoperta del proprio sé e del proprio corpo. Il terapeuta deve guidare l’adolescente verso l’accettazione di se stesso e il suo riconoscimento. A passi graduali può avvenire una riabilitazione e un nuovo ritorno alla vita reale.

Fortunatamente anche in adolescenza è possibile recuperare la propria identità smarrita e un nuovo riconoscimento di sé. Il percorso da intraprendere non è facile ma la riabilitazione è possibile. La famiglia deve fungere da supporto per il ragazzo e deve cogliere le richieste di aiuto. Alcuni terapeuti sono specializzati proprio nei percorsi di recupero dalle dipendenze e per questo è possibile trovare specialisti proprio in questo campo. La dipendenza va superata con un graduale distacco dai videogiochi e con un lento e graduale rinserimento all’interno della società esterna. Vanno rispettati i tempi del giovane e non va eccessivamente forzato ma va riabilitato con le modalità adeguate e i tempi giusto di recupero.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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