Il narcisismo nel più recente DSM 5 sintomi e spiegazione scientifica

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Il narcisismo in psicoanalisi e i sintomi nel DSM 5

Il termine “narciso” in psicoanalisi

Il termine narcisismo si riferisce al mito di Narciso, ovvero all’amore verso l’immagine di se stessi. La parola narcisismo fu usato per la prima volta da Sigmund Freud nel 1909. La utilizzò per riferirsi alla scelta oggettuale negli omosessuali. Per scelta oggettuale si intende la scelta del partner da amare e con cui relazionarsi.

Secondo Freud, gli omosessuali assumono se stessi come oggetto sessuale e partono quindi da una fase narcisista per scegliere il proprio partner. In particolare, partono dall’immagine di se stessi per cercare una persona che li ha amati come la propria madre.

Quando nasce la tendenza al narcisismo secondo Sigmund Freud?

Freud aveva presupposto l’esistenza di una fase dell’evoluzione sessuale che si trova tra l’autoerotismo e la scelta oggettuale e in questa fase la persona sceglie se stesso come oggetto d’amore.

La nevrosi narcisistica di Freud presuppone la possibilità che la libido (la carica sessuale) reinvesta l’io disinvestendo l’oggetto. In altre parole la carica sessuale si riversa sull’io della persona, quindi sull’immagine della persona stessa.

In questa ottica la fase narcisistica non appare più come una semplice fase evolutiva ma come un ingorgo della libido che nessun investimento sessuale consente di superare completamente. In questo caso la persona investe tutte le sue energie sessuali su di sé e non riesce a riversarle su qualcun altro.

Narcisismo primario e secondario

Freud giunse poi a contrapporre globalmente un primo stato narcisistico, chiamato inoggettuale, alle reazioni oggettuali. Questo stato originario è chiamato da Freud narcisismo primario ed è caratterizzato da una totale assenza di relazioni con l’ambiente e da una indifferenziazione tra io ed es.

E’ stato teorizzato poi una fase narcisistica secondaria secondo cui la libido che affluisce sull’io attraverso le identificazioni dà luogo al suddetto narcisismo secondario. Il narcisismo dell’io è un narcisismo secondario, sottratto agli oggetti.

In altre parole, per schematizzare, il narcisismo primario designa uno stadio precoce in cui il bambino investe tutta la sua libido su se stesso. Il narcisismo secondario designa un ripiegamento dell’io sulla libido, sottratta ai suoi investimenti oggettuali.

In Freud il narcisismo primario designa in linea generale il primo narcisismo, ovvero quello del bambino che assume se stesso come oggetto d’amore prima di scegliere altri oggetti esterni. Invece, il narcisismo secondario non designa soltanto stati estremi di regressione ma è anche una struttura permanente del soggetto.

i sintomi della persona narcisista nel dsm v

  • Senso grandioso di importanza (esagerare risultati e talenti, aspettarsi di essere considerati superiori senza una reale motivazione.
  • Essere assorbiti da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale
  • Credere di essere speciale e unico e di poter essere capiti solo da altrettante persone speciali e di classe elevata
  • Richiesta eccessiva di ammirazione
  • Sfruttamento dei rapport interpersonali, cioè approfittare delle persone per i propri scopo
  • Mancanza di empatia; cioè incapacità di riconoscere e di identificarsi con i sentimenti degli altri e le necessità degli altri
  • Invidia per gli altri o credenza di essere invidiati dagli altri
  • Comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi

Questi sintomi di grandiosità, nella fantasia o nel comportamento, e la necessità di ammirazione e mancanza di empatia si possono manifestare entro la prima età adulta ed è presente in diversi contesti.

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narcisismo. narcisista.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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