I bambini sono il simbolo della purezza, della
gioia, della fantasia, della spontaneità e della
sincerità. Se dovessi parlare di un patrimonio
dell’umanità ci metterei dentro proprio i
bambini. Possiamo poi affermare “..si ma poi
diventano adulti, diventano come tutti
noi..pieni e stracolmi di difetti..”. Io a questa
affermazione risponderei che se ai bambini
lasciamo il loro diritto alla purezza, alla
fantasia, alla naturalezza, al gioco.. non
sarebbero adulti “errati”, ma sarebbero
proprio un vero patrimonio, un valore
aggiunto per la società e per tutto l’Universo.
Si, perché quando lasciamo giocare un
bambino egli sprigiona tutta la sua genialità.
Un bambino quando gioca è geniale, è
autentico, è sincero, è straordinario. Stiamo
sempre lì ad etichettare i bambini come
“iperattivi”, oppure “troppo chiusi
socialmente, o ancora “disattenti o
maleducati..”. Purtroppo, mi dispiace
affermarlo, ma se un bambino è
“maleducato”, come lo spiega la parola stessa
“male-educato” la colpa è di un adulto. In
ogni caso un bambino deve essere libero e ha
l’inalienabile diritto di sprigionare la propria
fantasia e la propria genialità. Quando un
bambino riesce a dare forma a opere
straordinarie? Proprio quando gioca. Il gioco
è la valvola di sfogo a tutta la creatività del
bambino, a tutta la sua infinità di risorse, a
tutta la sua capacità innata di creare mondi
nuovi e dare all’Universo una marcia e un
gradino in più verso la sua perfezione.
L’infante quando gioca è perfetto. Non c’è
nulla di più perfetto. Ma ci rendiamo conto
delle risorse che porta con sé un bambino?
Sono proprio magiche, sono infinite. “Dai a
un bambino la possibilità di giocare e lui
cambierà il mondo.. in meglio, certamente”.