felicità secondo schopenhauer un antico filosofo dalla grande saggezza

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LA FELICITA’ SECONDO SCHOPENHAUER: come essere felici?

 

Schopenhauer è uno dei filosofi che si è occupato di felicità e di saggezza. Come intendeva lui la felicità? Quali sono i comportamenti che portano gli uomini ad essere felici secondo il filosofo? Scopriamolo in 10 punti….

 

  1. Per essere felici non bisogna seguire la rinuncia e la privazione assolute, avere quindi un atteggiamento stoico, perchè l’ uomo è troppo sensibile e troppo colmo di desiderio. Non bisogna neanche però eccedere nell’opposto, ovvero cercare la propria felicità a scapito della felicità altrui. Il giusto comportamento sta quindi nel mezzo.
  2. L’uomo per sua natura e’  invidioso degli altri uomini, dei loro averi, delle loro conquiste, delle loro virtù. L’uomo, inoltre, cerca anche di suscitare l’invidia negli altri e non c’è nulla che allontana di più dalla felicità di questo atteggiamento. Bisogna dunque evitare l’invidia per raggiungere uno stato di benessere interiore.
  3. Per essere felici bisogna innanzitutto conoscere a fondo se stessi, le proprie caratteristiche e le proprie attitudini e evitare di imitare gli altri. L’imitazione è un’ offesa per se stessi e porta dunque all’infelicità. Bisogna conoscere a fondo i propri punti di forza e le proprie debolezze.
  4. Soltanto avendo chiara la propria meta, sapendo ciò che si vuole raggiungere, evitando ciò che ci è impossibile, si può ottenere la contentezza. Bisogna dunque avere degli scopi e dei progetti di vita ben precisi ed inseguirli con costanza e determinazione.
  5. Non è la ricchezza che fa essere felici, anzi il desiderio di possederla allontana sempre di più dalla felicità. Secondo il filosofo più l’uomo possiede e più egli desidera. Questo continuo desiderare la ricchezza è un atteggiamento controproducente che porta a sentirsi insoddisfatti e quindi infelici.
  6. Non bisogna evitare il dolore a tutti i costi, perchè esso fa parte della vita. L’atteggiamento giusto è quello dell’imperturbabilità e del cuore assennato. Il dolore è quindi per il filosofo essenziale alla vita, senza di esso non esisterebbero neppure le gioie. Bisogna imparare ad affrontarlo con uno stato d’animo sereno e con coraggio.
  7. L’uomo felice è un uomo saggio. L’uomo saggio, dunque, non ricerca i piaceri, ma cerca l’assenza del dolore.  E’ infatti un uomo quieto, lontano dalle sfrenatezze della vita mondana, lontano dal continuo desiderare e dalle passioni.
  8. L’uomo felice parla sopratutto con se stesso e sempre meno con gli altri. La felicità per il filosofo consiste quindi nello stare bene da soli e nel bastare a se stessi.
  9. Per raggiungere lo stato di felicità bisogna stare lontani dall’ira e dall’odio. Questi sentimenti sono pericolosi ed inutili. Stare lontano da queste emozioni è un atteggiamento intelligente.
  10. Bisogna imparare ad accettare le sventure. Pensare che qualcosa poteva andare in modo diverso allontana dalla felicità. Atteggiamento giusto per essere felici è dunque l’accettazione, anche del dolore. Bisogna imparare ad accettare il destino, anche quando esso ci porta eventi spiacevoli.

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Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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